Eminem e Yelawolf il mese scorso sono apparsi sulla copertina del magazine Vibe.
Ecco qui la traduzione dell'estratto dell'intervista:
Eminem e Yelawolf sono saltati giù dalla loro piattaforma per unirsi al gruppo intorno allo schermo di un computer, che sta passando in rassegna delle foto scattate pochi secondi fa.
Le immagini scorrono – foto di Yelawolf con il sorrisetto lampeggiante e sicuro di se: in canottiera, giacca di pelle e con tatuaggi sul collo da mostrare.
Sta posando accanto a Eminem, che sta fissando lo sguardo minaccioso del suo Marshall Mathers; dita medie che vengono e vanno.
“Mi piace l'aspetto dei miei capelli in questo” dice Yelawolf, stoppando uno scatto. Eminem e il suo storico manager Paul Rosenberg ridono della sua vanità. Ma Yelawolf persiste.”quella merda è importante” e sorride. Passa una mano nella sua criniera, un mix funky di Mohawk e di un nuovo tipo di triglie.
“I capelli di Marshall sono una cosa. Ma a me? i miei capelli cambiano, ed ogni volta sono diversi. Non sono mai gli stessi”.
Eminem e Yelawolf sono da ore a fare un servizio fotografico che è iniziato in uno studio nel centro di Detroit e si concluderà dall'altra parte della città, all'esterno di un complesso edilizio fatiscente che un tempo ospitava la città, nel vivace Packard Motor Car Company. Yela sarà poi in giro a Ann Arbor per uno spettacolo in un bar rauco chiamato Blind Pig. Fermarsi è parte del suo Hard White tour, il quale cerca di diffondere il suo spirito nomade meridionale e il suo modo di fare musica, in tutta la nazione. Come un vero e proprio live “Bama” (Alabamian) -che è diventato scoria a rovescio, sinonimo di bulletto,
lui è fuori per cambiare la percezione del suo popolo.