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Le memorie di Kuniva sui D12: storia di uno scherzo a Eminem

Le memorie di Kuniva sui D12: storia di uno scherzo a Eminem

Kuniva attraverso il suo Twitter sta raccontando alcuni episodi avvenuti in passato quando i D12 erano in tour, intitolate #D12TourStory. L'ultima in particolare riguarda in prima persona Eminem e si tratta di un racconto davvero divertente. Ve lo riportiamo in versione integrale, tradotto dai Tweet di Kuniva:

“Questa storia è comica, non drammatica. Anger Management Tour. Eminem continuava con il suo “discorso del gancio destro” da qualcosa come un paio

di giorni. Il discorso consisteva in lui che parlava di quanto il suo gancio destro fosse il più bello e la cosa più letale sulla terra! Semplicemente parlava di merdate. Qualche volta saliva addirittura in piedi sulle sedie per pronunciare il discorso. Smh lol [“Shaking my head lol” cioè sto scuotendo la testa

nel gergo di twitter ndr]. Comunque questa cosa stava diventando seccante e così iniziammo a tramare un piano. In quel periodo Marshall era molto sensibile

riguardo agli N-Sync e a ciò che riguarda le boy band. Odiava essere paragonato a quel tipo di prodotto. Lui vedeva se stesso come un Mc e NON come una persona da paragonare alle boy band a causa del suo appeal sulle masse. Allora noi capimmo che quello era il punto debole. Decidemmo di metterci contro di lui. La prima cosa che facemmo fu andare in un negozio appena dopo essere arrivati in hotel e afferrare un giornale per teenager. Trovammo un magazine con su gli N-Sync e lo portammo all'hotel e iniziammo ad attuare il piano. Per prima cosa informammo che gli N-Sync erano nello stesso hotel. Dopo iniziammo la missione. Qualcuno scrisse una nota ad Eminem che diceva: “Se hai voglia di lottare, vieni nella stanza 234”. Poi allegammo la foto di uno degli

N-Sync alla nota. Iniziammo a incalzare Em e anche il manager del tour era coinvolto in sta cazzata. Mettemmo la foto di quello con i dreads legati sulla cima del “jos head” o in qualsiasi modo lui chiami quelle cose. La foto era MOLTO soft comunque. Questo rese Em ancora PIù paonazzo! Fu allora che

iniziammo a provocarlo! “E' di sotto amico! Cosa,lo colpisci?”poi fu la voce della ragione… “Em non ne vale la pena. Tu sei più grosso di questo!”. Allora era stufo ma si stava gasando di più. Finalmente disse: “Fanculo! Io vado giù!”. Andammo tutti con lui. Era matto e diceva cazzate! “Non posso credere che quel figlio di puttana ha scritto quella roba a me! Lo distruggo cazzo!”

Si stava coinvolgendo tutto lo staff del tour e tutti i D12 stavano cercando di non scoppiare a ridere mentre lui camminava verso la stanza per il “combattimento”. Em arrivò alla porta e bussò come un pazzo alla porta. “BOOM!BOOM!” stava calciando la porta! Noi eravamo tipo “calmati amico!” ma lui era furioso! Ora noi speravamo che questo non andasse oltre, ma era troppo tardi. Noi eravamo lì ora. Qualcuno dietro la porta disse: “Amico! Chi è questo?!” Em disse: “APRI QUESTA FOTTUTA PORTA PUTTANA! ANDIAMO CAZZO!” allora la porta si aprì! Eminem si precipitò dentro e noi ci precipitammo dietro di lui! E poi… Proof saltò fuori da non si sa dove, si era nascosto nella stanza e afferrò Em! Em non aveva realizzato che Proof era nella stanza ad aspettarlo. Lui non lo aveva neanche riconosciuto ancora finchè Proof non iniziò ad urlare e a ridere mentre Em lo teneva in aria! “Sono io EM!” Em si fermò e guardò su. Poi tutti scoppiammo

a ridere come matti! Lui era pazzo di brutto perchè era nella modalità combattimento! Poi iniziò a ridere dopo neanche 10 secondi! Solo uno dei molti scherzi di Big Proof non profondi come le due storie che vi ho precedentemente raccontato e l'ho anche abbreviata ma è una di quelle memorabile. E' tutto.”

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