Il magazine Complex ha realizzato una classifica on line degli albums di Marshall Mathers in ordine di qualità partendo da Infinite.
15. Infinite (1996)
14. Re-Up (2006)
13. D12 World (2004)
12. Bad Meets Evil-Hell The Sequel (2011)
11. Recovery (2010)
10. D12- Devil's Night (2001)
9. Relapse/Refill (2009)
8. Encore (2004)
7. Straight From The Lab EP (2003)
6. Slim Shady EP (1997)
5. 8 Mile-Music from and Inspired by The Motion Picture 8Mile (2002)
4. The Marshall Mathers LP 2 (2013)
3. The Slim Shady LP (1999)
2. The Eminem Show (2002)
1. The Marshall Mathers LP (2000)
Il primo posto è dato a The Marshall Mathers LP che è definito da Complex come il capolavoro di Eminem. L'album ha venduto 10.8 milioni di copie ed è il 14esimo album più venduto nella storia di SoundScan. All'epoca in cui uscì l'album, la chart di Billboard era dominata dal pop degli 'N Syinc e Backstreet Boys ed Eminem offrì con la sua musica un rifiuto di quell'America che critica la cultura hip-hop per poi celebrare il sesso, la violenza e il razzismo in altre aree.
Con l'album Eminem diventa un’icona mondiale e nonostante tutte le controversie che circondarono lui e la sua musica, Mr Mathers provò al mondo che era un scrittore di rime di talento e un artista eccezionale.
Per alcuni aspetti MMLP riprende da dove The Slim Shady LP si è fermato, ad esempio ritroviamo anche qui il 'Public Service Announcement', Em chiama la canzone 'Drug Ballad' la sua canzone d'amore allo stesso modo che chiamò 'Cum On Everybody' la sua canzone dance, mentre la canzone 'Kim' non è che un antefatto di '97 Bonnie & Clyde'.
Nonostante questo il MMLP non è visto come stupido e scadente. Nel 1999, non sapevamo cosa fare di questo biondino arrabbiato del quale non si riusciva a capire quando scherzasse e quando no. Nel 2000, le cose iniziano a diventare più chiare tanto quanto lui inizia ad addentrarsi di più nella sua autobiografia. Iniziamo a sentire quanto serio sia Eminem quando ci racconta e ci dice che era 'beat up, peed on, be on free lunch and changed school every three months'.
L'album stesso ha un suono diverso, mentre in The Slim Shady LP, Dr.Dre aveva fatto solo tre beats, in MMLP si occupa di tutta la prima parte dell'album.
Il segno caratteristico dell'album è la rabbia di Eminem, le parole di Eminem sono chiare, precise e brutalmente oneste. Eminem è in controllo della sua penna ma allo stesso tempo le sue emozioni sono bizzarre ed eccentriche. Forse un effetto lasciato dagli acidi che provò ad Amsterdam dove lui stesso afferma di aver scritto la maggior parte delle rime per l'album.
Nell'album la rabbia la sfoga verso tutti, i magazines che si prendono gioco di lui (Double-XL, Double-XL), sua madre, moglie; ma è così dannatamente bravo a farlo che quasi non vorresti sentire nessun altro fare rap. Anche se Eminem non è il tipico rapper e neanche una regolare pop star, lui altro non è che un cavolo di GENIO CUI PIACE SCRIVERE RAPS.
L'ultimo album di Eminem, The Marshall Mathers LP 2 occupa per Complex il quarto posto.
Se il primo MMLP voleva ispirare la controversia, ora Em vuole ispirare lo stupore e basta ascoltare 'Rap God' per rendersene conto. Una traccia che è al tempo stesso una eccezionale esibizione delle rime e del gioco di parole, ma anche una chiara riflessione della sua carriera. In quest'album Em non è più concentrato ad essere cool, vuole fare rap e lo vuole fare nel migliore dei modi, c'è una devozione quasi religiosa verso la sua arte, superando se stesso e i suoi limiti. Ed ecco che troviamo l'intro dell'album con 'Bad Guy' il sequel di 'Stan' con il fratello di Stan, Matthew, ormai grande e pronto a vendicare la morte del fratello per colpa di Eminem. Il ragazzo cerca Em, lo rapisce e lo uccide; ma proprio nel momento della verità la musica cambia ed Em si sveglia da ciò che ha capito era il suo sogno. Stan, Matthew e Slim Shady non sono altro che proiezioni del suo subconscio e della sua insicurezza. Ammettendo di creare dei meccanismi che possano allontanare il proprio sconforto dall'ipocrisia della sua arte – l'essere stato bullied da ragazzo lo ha fatto diventare lui stesso un bully, soprattutto verso i gay, trattare la donne come se non fossero esseri umani e poi innalzare sul piedistallo le sue figlie a casa, lamentarsi della celebrità per poi essere il primo a non riuscire a mollare e ritirarsi.
Ed è proprio quando troviamo questi momenti introspettivi che l'album ti soddisfa di più. Con Legazy, passando per So Far fino a Stronger than I was e la sconvolgente Headlights. Dove Eminem, padre di ragazze teenagers ha una realizzazione, i genitori sono persone, che lottano per riuscire a sopravvivere e cavarsela proprio come tutti noi, ed è qui che Em chiede perdono a sua madre, rendendosi conto di come alla fine, lei, al contrario di suo padre non è andata via ma è rimasta comunque al suo fianco.
In quest'album, Eminem ha ripercorso la sua carriera 13 anni dopo, ma non copiando come carta carbone dal passato, piuttosto rivisitando alcuni argomenti in un ottica più matura ed essendo un master della sua arte, riuscendo a portare alla nascita un capolavoro.
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