Eminem arriva in Italia per la prima volta e 80.000 persone infiammano l'Area Expo di Milano per quello che si è rivelato essere uno dei più grandi eventi musicali della storia in Italia.
Il rapper di Detroit era atteso da anni in Italia e questa data storica ha soddisfatto i fans che hanno atteso per ore e ore sotto il sole cocente di Luglio.
Già dalle primissime ore del mattino in molti aspettavano davanti ai cancelli per potersi aggiudicare i posti migliori, per poter vedere da vicino il rapper più importante della storia, che ha reso il rap mainstream e venduto, tra album e singoli, qualcosa come 300 milioni di dischi.
L'Area Expo era gremita, le file ai cancelli chilometriche, la corsa per arrivare sotto al palco infinita.
Ecco il nostro resoconto della giornata, da fans prima di tutto.
Il nostro staff era presente in toto all'evento, sfinito da sei mesi di lavoro e preparazione al concerto; atterrati a Milano con un giorno d'anticipo, abbiamo subito capito che sarebbe stata una lotta riuscire a vedere Eminem da vicino. Più di 80.000 biglietti venduti e migliaia di persone accampate nel sottopasso della metro di Rho già dalla sera prima per aspettare il Rap God e riuscire ad aggiudicarsi le prime file sotto al palco. Purtroppo il meteo è stato inflessibile e ha regalato una giornata di sole cocente, con la bellezza di 35 gradi.
Una volta ritirati i nostri biglietti VIP Upgrade (tipologia di biglietti accessibile comunque a tutti, il nostro staff non ha ricevuto alcuna agevolazione, ci teniamo a precisarlo) ci siamo messi in fila e abbiamo atteso l'apertura dei cancelli.
Una marea di gente in fila anche per le altre tipologie di biglietti, come potete vedere da queste riprese.
Alle ore 13:00 circa i cancelli sono stati aperti e dopo un velocissimo controllo ai tornelli ci siamo lanciati in una corsa disperata lunga circa 2 chilometri: questa la lunghezza del decumano che collegava i cancelli dell'entrata al palco in cui si sarebbe esibito Eminem.
L'asfalto bollente rendeva la corsa ancora più faticosa, stremati e sudati abbiamo percorso questa lunghezza insieme a tanti altri ragazzi che volevano vedere il loro idolo da vicino; girata la curva, eccolo lì, il maestoso palco che avrebbe ospitato Em da lì a poco.
Superati altri controlli e mostrato il “prezioso” braccialetto abbiamo preso posto: sono le ore 13:15 circa.
La vera sfida comincia adesso: abbiamo davanti 8 ore di attesa sotto un sole incredibilmente caldo, la testa che gira e i polmoni in fiamme per la corsa. Ma come succede in questi casi, sono sempre le chiacchere da sottopalco a farla da padrone e così, tra una lamentela e l'altra, una doccia da vestiti e l'altra, e una corsa al bagno e l'altra, il tempo ha cominciato a scorrere. I classici dell'hip-hop sono stati suonati fin dal primo pomeriggio e sono culminati con un omaggio al rap italiano fatto da Max Brigante: Fabri Fibra e la sua “Bugiardo” hanno surriscaldato un'area Expo già rovente.
Alle ore 18:30 è la volta di Royce da 5' 9″, amico di vecchia data di Eminem, che lo affianca nel gruppo Bad Meets Evil dal lontano 1999: incredibile performance, impeccabile in ogni momento e tanta tanta energia. Il pubblico risponde bene e Royce decide di farsi una corsetta e andare a “conoscere” i ragazzi delle prime file, cantando attaccato alla transenna per un po' prima di andare via e di lasciare il posto ai Prophets of Rage, che con una energia increbibile trascinano il pubblico per 45 minuti buoni.
Il sole a quel punto sta andando giù mentre il telo bianco che contraddistingue l'entrata di Eminem sale pian piano per nascondere la preparazione della band dietro di esso. Questo è il momento più brutto, perché più vicino all'inizio dello show: la stanchezza, il caldo, la testa che gira e la gente che si accalca: una sensazione che chi ha fatto più concerti conosce bene. Con nostra sorpresa, però, la gente è rimasta composta fino alla fine e non si sono creati disordini degni di nota. A quel punto, dopo 12 ore di frustrazione condivisa e tante tante chiacchiere, ci si aiuta gli uni con gli altri e ci si sostiene nell'attesa. Eminem fa pochissimo ritardo, alle ore 21:20 circa il telo sale su definitivamente e ai lati del palco, nei maxischermi, parte il video introduttivo del Revival Tour: un Eminem gigante che prende a calci macchine e distrugge aerei a mani nude… a noi piace così.
Un attimo di silenzio e poi l'Area Expo esplode letteralmente, Eminem fermo al centro del palco snocciola rime come una furia sopra la base di Medicine Man.
Il momento che tutti stavamo aspettando è arrivato, dopo quasi 20 anni di attesa, 12 ore o più di sole, stomaci vuoti, crampi alle gambe, litri d'acqua e lacrime che scorrono, Eminem è arrivato in Italia, a Milano, e si sta esibendo nel suo primo concerto. I fans sono in delirio, ma inutile cercare di descriverlo, ve lo facciamo vedere:
I minuti scorrono veloci, e le canzoni si susseguono una dopo l'altra; il calore del pubblico è veramente unico e Eminem è un animale da palcoscenico, non si riesce a levargli gli occhi di dosso. Incappucciato sotto la felpa grigia della sua tuta Nike (che lo ha accompagnato per tutto il suo tour) e sotto il classico cappellino Kangol, rosso, i suoi occhi azzurri scrutano la marea di gente che si trova davanti a lui e che sta lì per lui da ore ormai, ma senza mostrare alcun segno di fatica, anzi l'opposto: il pubblico italiano è talmente “caldo” che Eminem dice che gli è passata la voglia di andare via e di voler diventare nostro vicino: mission accomplished!
A metà concerto partono i pezzi più “tranquilli”: un mare di luci accolgono Sing For The Moment mentre il pubblico intona perfettamente il ritornello.
Poi è la volta di Skylar Grey, biondissima ed eterea nel suo vestito lungo, incanta la folla sulle note di Walk On Water prima, Stan poi, e Love The Way You Lie in conclusione. Il pubblico è in delirio: Eminem non ne sbaglia una (a parte l'attimo in cui il microfono vola dalle sue mani mentre performa Rap God!) e continua la sua “corsa” verso la conclusione dello show.
(minuto 0:30)
“In quanti ci seguono dal primo giorno?“.
L'Area Expo esplode in un boato in risposta alle parole del rapper.
Abbiamo aspettato questo momento per 20 anni.
Eminem attacca… “Hi! My name is…“
e la folla risponde: “Slim Shady!“.
Ma il bello deve ancora venire: sulle note di Without Me il pubblico si scatena letteralmente, una marea di gente saltella sul posto e alla fine della traccia continua ad intonare le ultime note cantando il famoso “la la la la” senza base… un Eminem incredulo sorride divertito da sotto il cappellino.
“Ma ora passiamo alla prossima canzone o cosa?!“, e con uno “Shhhh” zittisce divertito 80.000 persone in un secondo. L'interazione col pubblico è alle stelle, la gente divertita ride di gusto alle sue battute.
Parte Not Afraid, dedicata ai fans, le luci si abbassano e si sentono solo due voci: la sua e la nostra.
Ormai ci siamo, Eminem esce per pochi minuti e la gente in trepidazione attende il gran finale: la band suona dolcemente le prime note di Lose Yourself e le migliaia di lucine che accompagnano la musica si accendono nei maxischermi presenti nell'area creando un'atmosfera da sogno.
Il primo concerto in Italia di Eminem è ufficialmente terminato e molti di noi hanno realizzato il sogno di una vita.
Scaletta completa
(Intro)
Medicine Man
Won't Back Down
3 a.m.
Square Dance
Kill You
White America
Rap God
Sing for the Moment
Like Toy Soldiers
Forever
Just Don't Give a Fuck
Framed
Criminal
The Way I Am
Walk on Water (con Skylar Grey)
Stan (con Skylar Grey)
Love the Way You Lie (con Skylar Grey)
Berzerk
'Till I Collapse
Cinderella Man
Fast Lane (con Royce)
River
The Monster
My Name Is
The Real Slim Shady
Without Me
Not Afraid
Lose Yourself
(Outro)
Dopo tanti anni di attesa e (per noi) tanti anni di lavoro, abbiamo finalmente dimostrato che l'Italia era pronta ad accogliere Eminem.
Ringraziamo Indipendente Concerti che si è reso disponibile nei nostri confronti fin da subito e che ha permesso che tutto questo accadesse finalmente dopo 20 anni di attesa.
Ringraziamo anche tutte le persone che hanno trovato un momentino per salutare noi dello Staff, scambiare quattro chiacchiere con noi e complimentarsi per il lavoro svolto in questi mesi.
Adesso si torna a casa, senza voce, cotti dal sole, con le gambe doloranti e con la testa ancora al momento in cui quel telo è venuto giù.
Una cosa è certa però: “Milan, it's worth the wait!“
Alla prossima!
Per sapere di più e discutere con gli altri fans al riguardo, potete visitare la nostra pagina Facebook ufficiale, Eminem Italian Site. Vi aspettiamo!
Copyright © MarshallMathers.eu | Riproduzione totale o parziale severamente vietata