Cerca
Close this search box.
WhatsApp
Facebook

Elton John intervista Eminem per Interview Magazine

Eminem

Alcuni giorni fa, Elton John era stato ospite del The Graham Norton Show e aveva dichiarato, durante la chiacchierata, di aver intervistato Eminem recentemente.

Pochi minuti fa è stata rilasciata l'intervista sul sito del giornale stesso, che sembra essere una chiacchierata amichevole ed intima tra i due amici di vecchia data.

Qui di seguito la traduzione completa dell'intervista di Elton John ad Eminem: 

Elton John: “Ciao, Marshall.”

Eminem: “Come va, fighetta?”

Elton John: “Sto davvero bene, vecchio bastardo. Sei a Detroit?”

Eminem: [Risata] “Sì.”

Elton John: “Devi essere particolarmente entusiasta di avere un nuovo album in uscita. Parlamene.”

Eminem: “Ci ho lavorato per oltre un anno. Sai come funziona – crei delle canzoni, e appena ne crei di nuove, quelle precedenti diventano vecchie e le metti da parte. L'album è chiamato Revival. E' il riflesso di dove sono io ora, ma mi sento anche come se quello che avessi fatto è diversificarmi. Ho cercato di fare qualcosina per tutti.

Elton John: “Sei davvero bravo nelle collaborazioni. Ci siamo incontrati la prima volta grazie ai Grammys, quando mi chiedesti di esibirmi in “Stan”. Fu un evento fantastico per me che non dimenticherò mai.

Eminem: “Anch'io non lo dimenticherò mai – ed ero drogato.

Elton John: “Eri sotto l'effeto di droghe?”

Eminem: “Oh, sicuramente ero sotto l'effeto di droghe quando ci incontrammo.”

Elton John: “Non l'avrei mai detto. Ero solo incantato da te e dalla tua performance; mi fece rizzare i peli sulle braccia. Fu come vedere Mick Jagger per la prima volta. Non ero mai stato a contatto con questo tipo di rap in performance live, e fu elettrizzante. E quando quella merda ti si scagliò contro – riguardo all'essere omofobico – pensai solo 'Non resterò da parte. E' nosense.' Dovevo prendere posizione e difenderti. Quella performace ai Grammy fu l'inizio di una bellissima amicizia e sono grato per quello.”

Eminem: “Lo stesso per me. Fu un periodo pazzesco per me. Non so se fossi realmente sotto droghe quando ci conoscemmo, ma fu quello il periodo in cui iniziai a farne uso.”

Elton John: “Sei pulito da tanto tempo, ora.”

Eminem: “Sì, nove anni.”

Elton John: “La tua sobrietà giornaliera è nel mio diario. Sono così orgoglioso di te. Sono pulito da 27 anni, e quando riesci a ripulirti, vedi le cose in modo diverso. Ti rende la vita più controllabile. Sembra che faccia la differenza – posso dirtelo quando ti parlo.

Eminem: “Ripulirmi mi ha fatto crescere. Sento che in tutti gli anni in cui ero fatto, non stessi crescendo come persona.”

Elton John: “Anche io. Se dovessi attraversare tutto quello che ho [attraversato, ndr] per arrivare dove sono ora, sarei davvero, davvero grato. Ma non riesco a credere di aver fatto qualcuna di quelle stronzate.

Ad ogni modo, dimmi della tua vita attuale. Ogni artista in questi periodi è su Instagram o Facebook, a farsi i selfie, è sempre sui giornali ogni secondo, ma tu non sei il tipo. Vivi una vita davvero semplice. Non sei una persona sfarzosa. Le persone sanno di sapere tutto di te, ma in realtò non sanno nulla.”

Eminem: “Ho studiato un sacco Dre. Non so se lo chiameresti mantra o cosa, ma lui credeva che se non te ne vai mai, è difficile per qualcuno sentire la tua mancanza. E ho realizzato che alcune persone la vedono dicendo 'Oh, è irrilevante ora', ma sento che se non andassi via [dalla scena, ndr], mi sentirai male per me stesso. Non è mai stata una mia cosa l'essere sotto i riflettori tutto il tempo.”

Elton John: “Le persone pensano che tu sia aggressivo per il modo in cui ti comporti nel rap, ma sotto questo credo che tu sia una persona abbastanza timida.

Torniamo agli inizi, a The Slim shady LP. Quali erano le tue più grandi influenze all'epoca?”

Eminem: “Doveva essere Dre. Ricordo una delle prime volte che andai ad L.A. Incontrai Dre e Jimmy [Iovine,ndr ] all'Interscope e mi sentii così ridicolo e [pensai fosse, ndr] così improbabile che quello stesse accadendo. Quando Dre entrò, fu come un'esperienza extra-corporea. Niente nella mia vita stava andando bene per me, ma mi sistemò negli appartamenti di Oakwood e mi pagò il fitto cosicché potessi registrare con lui. Fu il periodo in cui stetti 48 ore di fila a scrivere e finii circa alle 6 del mattino. Volevo essere preparato per Dre perché pensavo 'Se non sono pronto per ogni aspetto, questa potrebbe essere la fine per me'.”

Elton John: “Quest'apprezzamento e incoraggiamento da parte sua deve aver significato tutto per te. E' importantissimo per i giovani artisti sentirsi così grazie a qualcuno. Ti ha dato quella carica in più, vero?” 

Eminem: “Assolutamente. La prima volta in studio abbiamo fatto 3 o 4 canzoni in, più o meno, 6 ore e per ogni beat che mi faceva sentire, io dovevo sputare rime su di esso o scrivere qualcosa sul momento. Da quel giorno in poi, ha iniziato a mostrarmi cose che non sapevo potessi fare con la mia voce. Facemmo una canzone chiamata 'Role Model' e faceva 'Non vuoi diventare grande ed essere proprio come me?' e lui continuava a dirmi 'Nah, falla di nuovo. Falla di nuovo.'. Così la feci ancora e ancora fin quando non urlai e lui disse 'Ecco, ci siamo. Così va bene'.”

Elton John: “Voi due vi sentite ancora, giusto?”

Eminem: “.”

Elton John: “Non ti dimentichi delle persone così. Alcune volte è destino – come quando ho incontrato Bernie [Taupin, ndr] completamente per caso.

Ritornando a quello che hai detto prima riguardo allo sparire, è come quando Prince l'ha fatto. Come quando Springsteen o Dylan l'hanno fatto. Non sono mai andati davvero via. Le persone sono sempre interessate a quel che fanno.”

Eminem: “Indubbiamente. Ci sono alti e bassi. Non ho avuto una carriera perfetta. Ho rilasciato alcuni album di cui, guardandoli ora, non sono super orgoglioso, ma c'è anche tanta roba di cui sono davvero fiero.”

Elton John: “Fa parte dell'essere un artista, non puoi scrivere ottima roba tutte le volte, perché se lo facessi, saresti inumano. Il lato umano delle persone è quello che qualche volta fallisce.”

Eminem: “Non riuscirai sempre a centrare il punto, ed è per questo che, quando registro un album, realizzo probabilmente 50 canzoni. Ogni canzone che registro deve diventare migliore. Se non è migliore dell'ultima canzone che ho fatto, allora la accantono per un paio di mesi, e poi la metto da parte, e poi ci sarà un'altra canzone che farò, e allora non andrà mai nell'album.”

Elton John: “Dico sempre alle persone 'Se non capisci l'hip-hop, devi guardarlo mentre viene registrato'. Quando siete in studio – e vi ho visto registrare, sono stato alle registrazioni di Kanye West e dei A Tribe Called Quest – è una situazione completamente diversa. Vado su tutte le furie quando le persone non lo capiscono, perché riesco assolutamente a vederci della musicalità in esso. In questi periodi, quando ascolto le canzoni degli artisti hip-hop, ascolto la produzione. E' strabiliante quanto le produzioni siano diventate belle.”

Eminem: “Con ogni canzone, ogni elemento deve funzionare. Prima di tutto, il beat deve essere grandioso – parti da lì. Inizi con la musica e poi vengono le idee. Allora inizi a pensare alle rime, e quindi le registri, e qualche volta – mi accade spesso – vengono fuori non così bene come pensavo quando le ho inizialmente scritte.”

Elton John: “E' così frustrante quando succede. Lo odio!”

Eminem: “Esatto, perché mi entusiasmo e poi quando arrivo al punto da ascoltarla penso 'Oh mio dio, è fottutamente terribile'.”

Elton John: “Ascolti molto l'hip-hop moderno?”

Eminem: “Ascolto praticamente molto di quello che viene pubblicato.”

Elton John: “Chi pensi che stia facendo dell'ottima musica, al momento?”

Eminem: “J. Cole. Travi Scott. Kendrick è grandioso. Il mio amico Royce Da 5'9″ è incredibile. Joyner Lucas è davvero bravo. Tech N9ne anche.”

Elton John: “Amo anche io la sua musica.

Parliamo di 'The Storm', che è un esempio di qualcuno che realmente si incazza e dice qualcosa, e si riverbera in tutto il mondo. Quel che hai detto è praticamente quello che pensano molti musicisti. Sembra che tu avessi bisogno di tirar fuori [quelle cose, ndr] da te stesso.”

Eminem: “E' qualcosa che mi sta molto a cuore. Se non mi appassiona, non riesco a scriverlo. Non riesco a fingere.”

Elton John: “Lascia che ti chieda, era completamente improvvisato o l'hai scritto in precedenza e memorizzato?”

Eminem: “L'ho scritto. L'idea originale era andare ai BET Awards e farla acapella sul palco. Sono tornato a casa quel giorno stesso e l'ho scritto, ma poi all'ultimo minuto, i piani sono cambiati e l'abbiamo filmato a Detroit.”

Elton John: “Credo sia stato meglio così.”

Eminem: “Una delle cose che stavamo cercando di imitare era 'You're Gonna Get Yours' dei Public Enemy. Non so se qualcuno l'abbia notato, ma era quello che stavamo cercando di fare. La mia preoccupazione principale era di far arrivare il messaggio e anche di memorizzare tutte le parole. Ho avuto difficoltà ad imparare tutta quella roba. Sono sempre nel processo di scrivere nuove canzoni, quindi cercare di memorizzarne una nuova mi ha impegnato un po'.”

Elton John: “Le persone sul set con te, l'hanno ascoltata prima di iniziare le riprese?”

Eminem: “No, nessuno l'ha sentita”

Elton John:  “Doveva essere detto. Vengo in America dal 1970, ed è come la mia seconda casa, ma non ho mai percepito un paese così diviso, mai. Non pensavo che si sarebbe arrivati a questo punto e mi si spezza il cuore.”

Eminem: “Si trattava di avere il diritto di resistere all'oppressione. Voglio dire, questo è esattamente ciò per cui la gente nelle forze armate e le persone che hanno dato la vita per questo paese hanno combattuto – per tutti di avere una voce e protestare contro le ingiustizie e parlare contro la tutta merda che si ritiene sbagliata. Non stiamo cercando di mancare di rispetto ai militari, non stiamo cercando di mancare di rispetto alla bandiera, non stiamo cercando di mancare di rispetto al nostro paese. Ma sta accadendo la merda [e questo è ciò, ndr] di cui vogliamo renderti consapevole. Abbiamo un presidente che non si cura di tutti nel nostro paese; non è il presidente di tutti noi, è il presidente per alcuni di noi. Lui sa cosa sta facendo.

Elton John: “Tutto ciò che fa è intenzionale”

Eminem: “Finché avrà la sua base, non gli gliene fregherà un cazzo di nessun altro in America. Ma indovina un po'? Siamo più noi [i non sostenitori, ndr] che loro. Mi sento ancora come se l'America fosse il più grande paese in cui si possa vivere. Questa è la mia opinione. Ma abbiamo dei problemi su cui dobbiamo lavorare e dobbiamo fare di meglio.”

Elton John: “So che hai fatto alcuni festival quest'anno. Farai un tour per questo album l'anno prossimo?”

Eminem: “Non ne sono sicuro. Di solito facciamo dei mini tour.”

Elton John: “Ti piace andare in tour?”

Eminem: “Era dura. All'inizio della mia carriera, quando ero in modalità “lavorare sodo”, stavo facendo due o tre spettacoli al giorno. È stato difficile perché inizi a sentirti come se non avessi una vita. Detto questo, mi diverto davvero a fare gli spettacoli.”

Elton John: “È il viaggiare che è la cosa peggiore. E stare lontano da casa.”

Eminem: “Sì. Anche questo è difficile.”

Elton John: “Qual è il miglior consiglio che hai mai ricevuto e da chi l'hai ricevuto?”

Eminem: “Dovrei dire di nuovo Dre. In realtà, mi ha dato più di un consiglio. Quando ho firmato per Aftermath per la prima volta, abbiamo avuto molte discussioni su come volevo portare il mio gruppo, i D12, e inserirli immediatamente. Dre ha detto: “Devi costruire la tua casa prima di poter far entrare i tuoi amici”, e per me è stato molto sensato. Con il senno di poi, aspettare è stato probabilmente la mossa migliore perché alla fine abbiamo creato la Shady Records e così abbiamo potuto scritturarli. [Dre, ndr] Diceva anche: “Può essere di cattivo gusto finché non ha un cattivo sapore”. [“It can be in bad taste as long as it don’t taste bad.”]

Elton John: “Non conosco Dre – l'ho incontrato una o due volte, ma è un po' come Obi-Wan Kenobi, giusto?”

Eminem: “Sì! Però mi sono appena ricordato di alcuni consigli che Rick Rubin mi ha dato. Stavamo parlando di una canzone o qualcosa del genere, e lui disse: “Non mi considero abbastanza intelligente per sapere cosa penseranno tutti [della futura canzone, ndr], quindi faccio solo ciò che mi sembra corretto””

Elton John: “Rilasciare una canzone è come dare alla luce un bambino. E quando le persone suggeriscono qualcosa riguardo a quella canzone, qualcosa in cui io magari non concordo, come tipo cambiare il ritornello o inserirlo in qualche altra parte, mi arrabbio. Ma poi ci penso su, perché non c'è un senso nell'avere un ulteriore membro nella band e poi non ascoltarlo. Ed è così esasperante, ma di solito hanno sempre dannatamente ragione, sai?”

Eminem: “Oh, questo è decisamente Paul.”

Elton John: “Paul Rosenberg?”

Eminem: “Sì, il mio manager. Io e lui arriviamo a quel punto [di disaccordo, ndr] durante la realizzazione di ogni album, e a volte siamo sulla stessa lunghezza d'onda e altre volte no. Di solito ha ragione lui su questo, però. È difficile quando hai speso così tanto tempo in qualcosa, scrivendo e registrando, lavorando sulle voci, sul giusto hook, ottenendo il ritmo giusto, facendo in modo che tutto suoni correttamente – hai trascorso una maledetta settimana cercando di farlo sembrare perfetto, e qualcuno arriva e lo sminuisce.”

Elton John: “Sei così fortunato ad avere qualcuno così, però.”

Eminem: “Assolutamente, perché, come ho detto, di solito finisce per avere ragione. Quando gli ho suonato “Not Afraid” per la prima volta, non era troppo convinto. Poi abbiamo avuto una conversazione qualche giorno dopo, e lui ha detto “Pensi che [la canzone, ndr] abbia bisogno di un bridge?” E io ero tipo 'Sapevo che l'avresti detto'.”

Elton John: “Un grande editore è la cosa più preziosa che puoi avere come artista perché, come hai detto, a volte ti avvicini troppo a qualcosa. Penso che, a parte il tuo talento, è per questo che hai la carriera che hai – perché hai delle persone fantastiche alle tue spalle.”

Eminem: “Assolutamente.”

Elton John: “Quando uscirà questo album, la gente vorrà ascoltarlo. È un tributo alla tua longevità come artista, alla tua intelligenza, alla tua brillantezza musicale e lirica. Sono così felice che esisti nel mondo, e sono così orgoglioso di te. Hai lavorato tanto su te stesso, e nessuno merita più di te, Marshall, e ti voglio bene da molto lontano, ok?”

Eminem: “Grazie, Elton. Ti voglio bene anche io.”

Traduzione: _RoccoR_, Sarahwtp

Revisione: _RoccoR_

Per sapere di più e discutere con gli altri fans al riguardo potete visitare la nostra pagina Facebook ufficiale, Eminem Italian Site. Vi aspettiamo!

Copyright © MarshallMathers.eu | Riproduzione totale o parziale severamente vietata

ALTRE NOTIZIE CHE POTREBBERO INTERESSARTI

Eminem, icona intramontabile per la Gen Z

Nel panorama musicale odierno, in continua evoluzione, Eminem si conferma come una delle figure più influenti per la Gen Z, secondo il Luminate Index. Questo indice, alimentato dai dati di piattaforme…

Cerca nel Sito

nuovo album

TAG CLOUD

VISITA ANCHE

focus

Lose Yourself: testo

TUTTI GLI ALBUM

DOSSIER

Debbie