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Eminem e Genius: traduzione annotazioni The Marshall Mathers LP, The Eminem Show, 8 Mile e altre

Eminem e Genius: traduzione annotazioni The Marshall Mathers LP

Continuano le traduzioni della annotazioni rilasciate su Genius da Eminem.

Questa volta tocca alle annotazioni rilasciate sugli album del periodo più florido, e produttivamente più fervido, del rapper di Detroit, gli album dei primi anni 2000.

Analizziamo dapprima l'unica annotazione rilasciata ad una canzone dell'album “The Marshall Mathers LP”, ovvero “Stan“:

“[Produced by Mark the 45 King]”

Ricordo che Mark, The 45 King, mi mandò questo beat. Quando lo ascoltai la prima volta, fu come “Oh merda”, ma non sapevo che sarebbe diventato così potente. Quando la stavo scrivendo, pensai solo: “Whoa, le persone si annoieranno per questo, perché [la canzone] dura così tanto. 

“And even if I could it'll all be gray, but your picture on my wall

It reminds me, that it's not so bad, it's not so bad”

Quando ho ascoltato “Your picture on my wall” (tratto da Thank You di Dido, ndr), ho pensato: “Yo, questa potrebbe essere per qualcuno che mi prende troppo sul serio”. Così, sapevo cosa dover scrivere prima di scriverlo. Una miriade di volte quando sto scrivendo canzoni, ho delle visioni su tutto quello che sto scrivendo. Questa era una di quelle volte.


Relativamente all'album “The Eminem Show”, troviamo 3 annotazioni.

La prima è stata rilasciata sulla canzone “Square Dance“:

“[Produced by Eminem & Jeff Bass]”

Mi piace andare in scena su questo beat. Non so nemmeno se alle persone interessi tanto riguardo me che produco cose. E’ divertente per me creare beat, ma non mi restituisce le stesse emozioni o la gratificazione del rappare. Non sono molto esperto di tecnologia. Uso ancora un MPC 2000 (noto campionatore della marca AKAI, introdotto nel 1997, ndr). Questo è probabilmente un peccato mortale nell’hip hop odierno. Tutti sono migrati su altre cose. Io uso solo questo perché non ho tempo per imparare qualcos’altro. Non ho la pazienza.

La seconda riguarda la canzone “Sing For The Moment“:

“[Verse 1]”

Questa è dove avevo a che fare con i critici che non capivano perché le persone si identificassero con me. Ho realizzato che stavo diventando come i rapper che guardavo da bambino. Mi sono identificato e ho adorato LL Cool J e i Beastie Boys. Mi sentivo come se tutti non capissero la loro musica, non importava – loro mi parlavano.

Ecco, questo è quello che stavo cercando di realizzare per le persone, in questa traccia. Forse non raggiungerà te, ma c’è un ragazzino nel fottuto Nebraska, o da qualsiasi parte, a cui sto parlando. Non mi importa se TU stai ascoltando, perché LUI sta ascoltando. Ecco a chi io indirizzo il mio materiale.

Infine, l'ultima annotazione riguarda “White America“:

“[Intro]”

Ho sempre voluto far sì che le persone sapessero cosa stavo facendo. Questo è parte del ruolo di Paul negli skit. Lui era l’adulto. Volevamo far sapere alle persone che sapevamo di essere incasinati e di star spingendo [troppo oltre] l’inviluppo [della canzone], ma c’era ancora una voce di ragione da qualche parte.

Canzoni come “White America” e “Cleanin’ Out My Closet” non sono realmente da Shady. Così ho pensato, “Chiamerò quest’album The Eminem Show, questo sono io come rapper, non come personaggio.”


Passiamo ora all'album scritto per la colonna sonora del film 8 Mile, “Music from and Inspired by the Motion Picture 8 Mile”.

Questo è il campo ove Eminem ha espresso più parole, rilasciando ben 4 annotazioni sulla canzone premio Oscar come miglior colonna sonora di un film, “Lose Yourself“:

“[Intro]”

Quando stavamo girando 8 Mile, stavo rivisitando questo vecchio CD di due anni prima, analizzando dei vecchi loops. Ho trovato la demo di “Lose Yourself” in questa sessione [di lavoro] dove io e Jeff Bass stavamo solo facendo beat. Jeff era fermo su questo accordo, e poi diventò qualcosa di diverso. Fu come “Yo, quella parte, proprio qui, trarrò fuori un beat da questo”. Ne ho registrato la versione demo il giorno stesso in cui ho creato il beat. Non mi piacevano le rime, e le misi da parte.

Ma è uno di quei beat a cui non ho mai rinunciato. Quel beat fu definitivamente il punto massimo della mia produzione. Ho finito per fare la nuova versione sul set del film, scrivendo solo tra una ripresa e l'altra.

8 Mile non sarebbe uscito per un altro anno e mezzo, e Curtis (Hanson, ndr) voleva davvero la musica per il film. Voleva che fosse creata per l'ambientazione, così mi spingeva a creare roba. Penso che “Lose Yourself” sia stata l'unica cosa a cui io abbia lavorato in modo specifico per il film.

Ne abbiamo girato la metà in pieno inverno. Avevamo una roulotte musicale sul set, progettata come uno studio. Una roulotte era per la musica e ne avevamo un'altra equipaggiata con la palestra.

Eravamo in pausa pranzo e io avevo bisogno di finire la traccia. Non credo che fosse una battuta (unica registrazione, ndr) fino alla fine, ma era una battuta per ogni verso. “Fatta la prima strofa, okay, procediamo con la seconda. OK, l'intera terza strofa”. Per qualche ragione, ho catturato qualcosa qui che non ho voluto cambiare. Ricordo che provai a cambiarlo e tornai indietro e rifeci la parte vocale, e fu del tipo “Yo, mi fai ascoltare la vecchia? Tieni la vecchia, fanculo.”

“His palms are sweaty, knees weak, arms are heavy

There's vomit on his sweater already: mom's spaghetti”

La prima strofa è tutta dedicata a Jimmy Smith Jr. (personaggio interpretato da Eminem in 8 Mile, ndr). Sono io che parlo di Jimmy Smith Jr. Non sto dicendo il MIO sudore, sto dicendo il SUO. Sto cercando di morstrarvi com'è la sua vita.

“God only knows, he's grown farther from home, he's no father

He goes home and barely knows his own daughter”

Forse le persone pensano solo che “father” rimi con “daughter” o cose del genere. Ma è incentrato tutto su un pattern (uno schema o modello di rime, ndr). Il trucco è mantenere lo schema facendo cadere [le rime] sullo stesso rullante – “grown farther”, “own daughter”, “knows” e “goes”, cose del genere.

“Food stamps don't buy diapers, and there's no movie

There's no Mekhi Phifer, this is my life”

Inserire il nome dell'attore proprio lì, nel singolo di punta (Lose Yourself ndr), è solo per le rime. Ho iniziato con questo schema sillabico “Somebody's paying the pied piper” e “Mekhi Phifer” ci stava benissimo. Era tutto qui.

Quella era una di queste canzoni dove ricordo Paul dire “Non so come scriverla riguardo la vita di qualcun altro”. Perché il film non è su di me, il film è su Jimmy Smith Jr. Allora, io interpreto questo personaggio, ma devo fare dei parallelismi tra la mia vita e la sua, in questa canzone. Devo capire come raggiungere una equilibrio. Sarebbe suonato così banale se avessi rappato solo come Jimmy Smith Jr. Come verrebbe fuori (a livello musicale ndr) partendo da una situazione reale?

Se ti sto dicendo che mia figlia non ha i pannolini, ho bisogno di questa somma di denaro per pagare le bollette questo mese, e altra merda vera che ti sto dicendo, allora sai che deriva da me. Questo era il trucco che ho dovuto capire – come far sembrare le rime dette da lui, e poi trasformarle in mie in qualche modo, così potete vedere il palallelismo tra le sue lotte e le mie.


Altra annotazione concernente 8 Mile, ma non presente direttamente nell'album sopracitato, riguarda la battaglia finale del film, ove Em chiarisce la scissione tra la battaglia di Rabbit e quella di Marshall Mathers:

[8 Mile Final Battle]

Questa è la battaglia di Rabbit, non la mia. Io ho combattuto la mia grande battaglia, e non era assolutamente come quella di Rabbit.

Quando abbiamo rilasciato The Slim Shady EP è andato abbastanza bene a Detroit. A un certo punto Wendy Day mi ha chiamato e ha detto: “Ti voglio nel team delle battle. Ti ho preso un biglietto per i Rap Olympics a Los Angeles”.

Sono andato agli Olympics, sono arrivato fino alla fine, e ho perso all'ultima battaglia. Il ragazzo che vinse era Otherwize, di L.A. Era una cosa locale. Avevano un bel pubblico che li supportava. Quando facevo il mio rap, è andato a nascondersi dietro un monitor. Se n'è andato mentre stavo rappando. Non avevo più nessuno contro cui combattere! Non ero mai stato in una situazione del genere prima. Avevo battuto così tante persone per arrivare fino alla fine, e lui se ne va mentre sto rappando. E io mi sono sentito tipo “che cazzo faccio adesso?”. Ero devastato.

Sono sceso dal palco. E mi sono sentito come se tutto fosse finito. Era finita oer me. Questo ragazzino dell'Interscope, Dean Geistlinger, si avvicina e mi chiede una copia del mio CD. Gliel'ho praticamente tirato addosso. Era The Slim Shady EP. Siamo tornati a Detroit, non avevo una cazzo di casa, non avevo idea di cosa avrei fatto. Poi, un paio di settimane dopo, abbiamo ricevuto una telefonata. Marky Bass ha detto, “Yo, il Dottore ci ha chiamato!”


L'unica traccia con le annotazioni di “Curtain Call: The Hits” è “Fack“. La situazione è facilmente intuibile…

“[Intro]”

Era una canzone ridicola, cazzo. Stavo prendendo un sacco di fottute pillole al tempo. L' Ambien* ti fa fare cose assurde. Immaginate prenderlo di continuo per tutto il giorno.

*Un farmaco, specificatamente un sedativo, utilizzato per la cura dell'insonnia.


Infine, vi riportiamo qui altre due traduzioni di annotazioni minori rilasciate dal biondino:

La prima riguarda la canzone “Hollow Da Don Vs Tsu Surf” di URLtv feat. Hollow Da Don e Tsu-Surf:

“I said fuck Surf, I know who y'all want to see me against

And most think I can't match his wits, he had a wish

And it was death like Charles Bronson action flicks”

Le battaglie rap sono salutari per l'hip hop. L'intera scena delle battle, il modo in cui sta fiorendo in questo momento, e quanto grande sta diventando e tutto il resto – è fantastico. C'è sicuramente qualcosa da dire riguardo due tizi, che stanno faccia a faccia e che si squadrano l'un l'altro. Ma se prendi questi rap e li metti su un disco, allora si evolvono in una “lotta”, per qualche ragione.

Se sto combattendo contro qualcuno, “entro” nella battaglia sapendolo [con lo spirito giusto ndr]. Questa persona dirà un sacco di cattiverie su di me. Ma quando qualcuno ti nomina su un disco, è differente. In una battaglia, la gente se lo aspetta.

La seconda riguarda la famosissima “In Da Club” di 50 Cent:

“[Produced by Dr. Dre & Mike Elizondo]”

Non riuscivamo a decidere sul primo singolo di Get Rich (Get Rich or Die Tryin', primo album in studio di 50 Cent sotto la Shady Records, ndr). Avrebbe dovuto essere tra “If I Can't” o “In Da Club”. Eravamo combattuti, così io, 50, Paul, Chris Lighty e Jimmy Iovine decidemmo di lanciare una moneta.

Stay with us per le traduzioni delle annotazioni finali! Coming soon sul nostro Blog!

Copyright © MarshallMathers.eu

Riproduzione totale o parziale severamente vietata

Credits:

Traduzione: Mery_Jo & _RoccoR_

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